Zookunft è un collettivo

artistico…

mutante.

Una parola in prestito dalla lingua tedesca (Zukunft = Futuro). Un nome per un’intera costellazione di menti, idee, identità multiple, folli, contraddittorie, visionarie. Si fondono, si respingono, si rincorrono nello stesso corpo. Un cortocircuito visivo, emotivo, creativo. Una creatura camaleontica che cambia pelle, occhi e voce a ogni nuova incarnazione. Oggi è glitch e minimalismo, cyberpunk e brutalismo, pop acido e spiritualità digitale. E domani? Domani è il futuro. Domani è Zookunft.

Il progetto nasce in Svizzera nel 2017 per esplorare il potenziale della tecnologia nell’arte visiva digitale tramite gli NFT.

Partendo da ciò che prima era solo fisico, ZookuNFT lo ha mutato e lo ha spinto nel cyberspazio. Da ciò che era a ciò che sarà. Carta, muro, corpo, schermo: tutto può diventare superficie di lavoro. L’arte non è un formato ma un flusso: si deforma, si contamina e si lascia contaminare. Nessuna distinzione tra fisico e digitale – ogni mezzo è vivo e utile, purché serva alla visione e per questo non si è limitato al digitale ma ha preteso arte da ogni forma e da ogni superficie.

“Nel suo laboratorio creativo convivono penne e bombolette, stampanti e scanner, ma anche AI, algoritmi generativi, manipolazioni visive, prompt, sintesi neurale.

Non c’è nessun feticismo per lo strumento: se serve, si usa. Se non esiste, si inventa. È l’attitudine che conta”.

Zookunft è una comunità aperta che vive di contaminazioni culturali, collaborazione e soprattutto libertà creativa.

È agenzia, talent scout, collettivo, laboratorio, identità e arte allo stato puro.
Si muove fluida tra reale e digitale, tra metaverso e strade, tra gallerie e spazi alternativi, portando conoscenza e visione ovunque ci sia terreno fertile per immaginare il futuro. Non un’etichetta, ma un viaggio nel cyberspazio con in sottofondo una base synthwave.